Ex sportivo parla del benessere tramite le lezioni private di Pilates
Buongiorno a tutti mi chiamo Gianni, sono un ex pugile professionista ed ho 55 anni.
Da circa 10 anni pratico assiduamente corsi di Pilates, questo da quando i medici mi hanno diagnosticato un’ernia cervicale, quasi sicuramente venutasi a produrre sia per l’età ma anche per tutte le “mazzate” prese durante la mia lunga carriera agonistica!
Dopo anni di esperienza posso affermare che lo sport fa bene ma fa anche male!…
La danza ad esempio consuma le cartilagini e crea problemi articolari, il nuoto favorisce l’osteoporosi, il calcio distrugge le ginocchia così come la pallavolo ed il basket, ognuno di questi sport possiede perciò sia un lato positivo che uno negativo in quanto alla produzione di infiammazioni croniche che possono trasformarsi nel tempo, in veri e propri ostacoli insormontabili.
Praticare uno sport a livello agonistico ci logora, ed è un fattore irrimediabilmente irreversibile e come direbbe il mio meccanico di fiducia, una volta che la carrozzeria viene scheggiata, il difetto è visibile e permarrà nel tempo.
Inutili sono gli sforzi per rimediare ai danni fisici più profondi, perché l’unica cosa che in realtà possiamo fare è circoscrivere il “difetto”, cercando di non farlo ampliare ulteriormente, in modo da non coinvolgere altre parti fisiche e limitrofe al problema infiammatorio.
Decisi dunque in tempi più recenti di incrementare le mie lezioni di Pilates (pratico Pilates Matwork con piccoli attrezzi e tappetino, quindi senza macchinari grandi), con vere e proprie lezioni private, questo in particolare per 2 motivi a mio avviso validissimi:
- Il primo riguarda il fatto che capii fin dal principio che gli esercizi contenuti nel metodo Pilates stessero agendo indistintamente sia sui muscoli paravertebrali bassi, che anche su quelli inerenti al tratto cervicale (alti), tutto ciò in maniera delicata ma molto profonda: in questo modo la mia piccola ernia è col tempo rientrata in sede del nucleo polposo del disco, generando un sollievo totale che giunse fino ai muscoli dell’articolazione temporo mandibolare (ATM), riuscendo ad annullare una sensazione di pesantezza (quasi di blocco) locale, incentrata proprio nella mandibola.
- Il secondo riguarda il fatto che capii infine che per mantenere tale stato di elasticità, distensione e forza muscolare, tanto valesse aggredire ulteriormente la faccenda con esercizi di Pilates mirati proprio alla zona erniata ed ai muscoli che la circoscrivevano. E Così feci, partecipai dunque a delle lezioni “one on one” con la mia istruttrice di Pilates, la quale mi spiegò per filo e per segno tutto ciò che avrei potuto fare per la mia situazione fisica.
Grazie a queste lezioni appresi molto, compresi meglio il metodo e migliorai l’esecuzione dei vari esercizi, i quali apparivano in maniera sempre più semplice, ed ai quali apportavamo modifiche personali ogni qualvolta fosse necessario.
Il metodo del Pilates Matwork mi ha regalato una sorta di consapevolezza di tutti gli squilibri e difetti posturali (involontari) presenti all’interno della mia ormai anziana (ma pur sempre forte e bellissima!) struttura fisica.
Grazie al Pilates capii quanto utilizziamo erroneamente molti muscoli del nostro corpo, mentre ne ignoriamo quasi totalmente altri!… così facendo la compensazione e l’errata presa di posizione posturale inadeguata diventa inevitabile.
Come tutti gli sportivi abituati a compiere sforzi fisici rasenti al “bellico”, senza però mai pensare alla salvaguardia di altri muscoli od organi importanti (vedi la colonna vertebrale ad esempio), avevo da una vita trascurato di utilizzare un tipo di lavoro particolare sul baricentro del mio corpo: il famoso “CORE” (in gergo prettamente stile Pilates).
Tutto divenne più chiaro e capii quanto è importante il legame tra un CORE forte ed una postura ottimizzata.
Con la pratica i dolori sparirono, l’ernia rientrò, ed io appresi come mantenere una situazione psico-fisica inizialmente abbastanza preoccupante, totalmente sotto il mio controllo!