Il miglioramento nella danza
Il vero progresso in qualsiasi abilità, ma soprattutto quando parliamo di danza, o nello stesso Tango Argentino, non è deciso da quanto a lungo la pratichiamo o da quanto appassionatamente vogliamo migliorare tale attività, sia per l’aspetto tecnico che per quello pratico.
Piuttosto è il talento che funge da specchio permettendoci di riconoscere le nostre inadeguatezze, ed i nostri più eclatanti sbagli, evidenziando quando presente, la nostra bravura.
Vale a dire che per qualsiasi tipo di padronanza di abilità è richiesta anzitutto la padronanza di sé stessi; per queste occorre una forte dose di autocontrollo, a questo punto la giusta domanda da porsi è: a cosa serve esattamente l’autocontrollo?
L’autocontrollo nella danza occorre posticipare la nostra soddisfazione personale, per un migliore beneficio in seguito, impone dunque di esercitarsi ora e per ore, per vedere i risultati in seguito.
Esso è ottimale per disciplinare l’accettazione dei nostri difetti in modo da poter vedere chiaramente dove non ci aiutano, in modo da migliorare nel minor tempo possibile.
La comprensione del nostro sistema logico personale è necessaria per la disciplina di noi stessi, consentendo di perseguire obiettivi specifici, significativi, ma senza il timore di una sorta di auto impedimento.
La danza ha inoltre la capacità di metterci al di fuori della nostra comfort zone, quando affrontiamo questo disagio, le aree cerebrali dove è ancora presente “del lavoro da fare”, cercheranno di ostacolarci.
E’ proprio questo il momento in cui i nostri problemi e ostacoli interni affiorano, ed è sempre questo il momento in cui è possibile escogitare tattiche per eliminarli o risolverli.
Disciplina nella danza
La vera disciplina elabora non solo ciò che puoi ottenere ora, ma anche ciò che puoi fare in futuro, alcune persone sono a proprio agio nel settore prescelto, ma quando proviamo qualcosa in cui non sono eccelse, si smontano nel vero senso della parola.
In questi momenti di sconforto, le persone dovrebbero prestare più attenzione a ciò che la loro emotività suggerisce, poiché queste “voci interne”, spiegano inconsapevolmente come molti impedimenti potrebbero essere superati.
Ecco come la danza può spingere la tua disciplina al limite
Il ballo insegna a guardarti dentro, la maggior parte delle decisioni vengono prese d’istinto poiché ballare sviluppa una sensazione di consapevolezza della mente e del corpo.
Questo ci permette di riconoscere le reazioni viscerali che altrimenti potrebbero essere causa dell’impedimento dei nostri desideri.
La maggior parte di queste reazioni scompare appena iniziamo a prestare più attenzione a noi stessi.
Tutti i nostri pensieri negativi derivano per la maggior parte dal nostro senso di orgoglio, che cerca di mantenerci dove ci sentiamo più a nostro agio, nella nostra bolla di conforto a crescita zero.
Mentre ballando, si potrà acquisire familiarità con gli argomenti che il tuo ego utilizza solitamente per convincerti a smettere di crescere interiormente, dandoti l’opportunità di contrastarli.
Tutti iniziamo a ballare perché la danza il più delle volte è in grado di riempire quel vuoto nella nostra vita, ma i comportamenti guidati dall’istinto di conforto, come guardare la TV oppure giocare ai videogiochi, invece di esercitarsi per crescere e migliorare, ci trattengono sempre a Terra, senza lasciarci la possibilità di volare (teniamo sempre presente che la mente umana è pigra).
Le lezioni di danza ci portano gradualmente in un terreno sconosciuto, respingendo quelle tendenze negative fino a quando non vengono infine trascurate e dimenticate.
Dato che è alquanto difficile rendersi conto di come appariamo al pubblico, un maestro dovrà sempre essere presente in fase di allenamento, questo poiché le critiche costruttive, specialmente da maestri che si conoscono bene, possono mantenerci umili e impedirci di abituarci al facile successo, o al raggiungimento veloce di obiettivi.
I bravi insegnanti non solo ti criticano ma riescono ad individuare e ad indicare anche dove si migliora.
La maggior parte di noi è addestrata a vedere solo i propri difetti, il che può essere scoraggiante, mentre riconoscere anche i piccoli trionfi è la chiave per mantenere lo slancio verso il miglioramento costante.