Il Tango è un ballo tecnico ed un pensiero triste che si balla
Danza molto probabilmente di origini antiche afro-cubane (Habanera), ma probabilmente più di origine africane, divenuto odiernamente ballo di società, il tango si balla in coppia tra dama e cavaliere, con una ritmica sincopata ed un andamento brillante, molto posturale, saldo ma allo stesso tempo passionale, esso può infine essere vivace o lento.
Nei primi anni del 1900 il Tango si diffonde in gran parte del Sud America, particolarmente in Argentina ed in Brasile.
Si concentra maggiormente a livello di “intrigo culturale” nella capitale argentina Buenos Aires.
Da qui nasceranno i brani struggenti tipici e malinconici estrapolati dalla multiculturalità etnica dell’epoca, nella città portuale, per questo il Tango viene considerato un pensiero triste che si balla con molta passione e tecnica.
Il Tango si propaga persino in alcune zone europee, come l’Italia e la Francia; in questi Paesi grazie all’afflusso di questa nuova cultura e stile di danza in coppia, verranno aperti in seguito alcuni altolocati locati destinata alla medio ed alta borghesia, nei quali vi era possibile assistere a show, ballare con sconosciuti e socializzare con altre persone lontani dalle famiglie (specialmente per gli uomini).
A questo punto il Tango Argentino inizia a subire una distinta mole di contaminazioni esterne e quindi a cangiare tecnicamente ed artisticamente: scompare la gestualità, la postura e le figure esasperate che richiamano al burlesco o al comico, giungono i primi passi felpati e scivolati che vanno a sostituire completamente l’antico girare; le particolari calzature delle danzatrici, il nuovo stile interpretativo degli “occhi negli occhi” aiutano ad amplificare fortemente la caratterizzazione sensuale intrinseca del ballo tanguero.
Passione così tanto sfrenata all’interno di questa danza che verrà in un secondo momento proibito ai membri dell’esercito tedesco.
Queste sopra menzionate rappresentano lo stile, gli scenari e le idee sulle quali il Tango in Argentina venne concepito.
Questa base tradizionale esige che questo stile improvvisato ma seppur molto artistico ballo di coppia, veda il cavaliere come elemento estremamente inventivo, il cavaliere ha quindi il compito di decidere figure e passi da produrre in pista, guidando la dama attraverso movimenti caratterizzati da segnali particolari, in maniera da farsi capire al meglio dalla sua partner.
Alcune regole di base del ballo del Tango:
I danzatori iniziano il ballo del Tango uno di fronte all’altro sollevando il loro peso leggermente sulle mezze punte.
Essi tendono ad assumere una postura molto precisa, caratteristica del Tango, la quale predispone los tangueros ad avvicinarsi l’uno all’altro, come a produrre una sorta di figura geometrica molto simile ad un triangolo.
Come nel ballo liscio o nella maggior parte dei balli latino americani, l’uomo dunque sorregge utilizzando la sua mano sinistra, la mano destra della donna e abbraccia avvicinando la donna con la sua mano destra sulla cintola della dama.
Questo abbraccio sulla vita della donna favorisce all’uomo di poter effettuare una leggera pressione col palmo della mano che tocca la vita, verso se stesso, in questo modo la donne deve per forza di cose utilizzare una postura caratterizzata dallo spostamento esterno della sua gamba destra, seguita da una seconda pressione che guiderà la danzatrice ad eseguire un ulteriore passo verso la direzione del danzatore.
Altro importante segnale è quando l’uomo cambia la sua presa sempre sulla vita della donna, cambiando dal palmo della mano direttamente all’avambraccio, a questo punto la dama muoverà di lato l’arto inferiore sinistro.
Utilizzando questi tipi di segnali basici possono essere effettuate le principali figure all’interno del ballo, figure come cambio di posto, salida, camminata o il famigerato ocho, possono essere tranquillamente eseguite tramite questi semplici segnali essenziali.